Primitivo di Manduria: “Vendemmia 2020 scarsa ma di ottima qualità”

Calo della resa del 35-40% ma uve in eccellente stato di salute

Iniziata con 12 giorni di ritardo a causa di una primavera fredda e di una estate che ha tardato ad arrivare, la vendemmia 2020 del Primitivo di Manduria si è appena conclusa regalando uve di ottima qualità. A determinare la giusta maturazione ci ha pensato il nostro caldo, che anche grazie alla tramontana ed la scarsità di piogge ha impedito la formazione di peronospora e altre malattie del vigneto.

“La resa è bassa di circa il 35-40% in meno rispetto all’annata precedente – spiega soddisfatto il presidente del Consorzio di Tutela Mauro di Maggio – ma il frutto è di eccellente qualità con un’alta concentrazione di zuccheri”.

Sicuramente una vendemmia che sarà ricordata come una delle migliori. Si è iniziato dando spazio alla raccolta per gli alberelli, che hanno subito presentato un carico basso per poi proseguire nelle zone costiere e infine nelle zone dell’entroterra”.

Il lavoro in vigneto si è svolto in questi mesi in modo regolare, compatibilmente con le restrizioni e con le norme emanate per la gestione dell’emergenza Covid-19. “Ci sono tutti i presupposti per trovare nei calici vini ottimi, corposi e con un bouquet tipico del Primitivo di Manduria Dop“, assicura il Consorzio.

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